TRANI. CONVEGNO SU “QUALE EUROPA PER IL FUTURO”

L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani-Sezione di Trani “Renato Dell’Andro”. Dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, dall’Associazione Donne Giuriste Italiane-Sezione di Trani.

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Venerdì 10 maggio 2024, a Trani, presso il Palazzo delle Belle Arti Beltrani (Via Beltrani 51), alle 18.30,  si terrà il convegno sul tema “Quale Europa per il futuro”.

L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani-Sezione di Trani “Renato Dell’Andro”. Dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, dall’Associazione Donne Giuriste Italiane-Sezione di Trani.

 

Il programma:

 

Saluti:

  • ssa Giuseppina Paracampo, Presidente dell’UGCI – sezione di Trani “Renato Dell’Andro”

Relazioni:

  • Ugo Villani, Prof. Emerito di Diritto Internazionale, Università degli Studi di Bari, Docente presso l’Università Lumsa di Roma
  • Avv. Vincenzo Bassi, Presidente FAFCE, Federazione famiglie cattoliche in Europa, Vice Presidente dell’UGCI

 

Di seguito una nota di Giuseppina Paracampo, Presidente Ugci Trani   e Consigliere Nazionale Ugci

 

«Il 1° maggio 2004 l’Unione Europea registra l’ultimo grande allargamento dei paesi  aderenti a quella che desiderata e descritta da Altiero Spinelli nel “ Manifesto di  Ventotene del  1941, come un’Europa Unita con una sua Costituzione,  un progetto  successivamente sostenuto da Robert Schuman nel  “ Piano di Schuman “ il 9 maggio  1950 e da Jean Monnet, l’Unione Europea accoglie altri 10 nuovi paesi.

Ciò che deve meravigliare è che alcuni dei paesi aderenti come l’Estonia, la

Lituania, la Repubblica Ceca, l’Ungheria sono paesi dell’Est che escono da

rivoluzioni popolari con cittadini desiderosi di una vita democratica.

Il 1° maggio 2024 l’Unione Europea  ha, quindi, “ festeggiato “ il 20° anniversario di quest’allargamento:  ma oggi cos’ è veramente cambiato in Europa?

L’ Est, dopo i famosi crolli determinati dalle rivoluzioni popolari, che hanno sovvertito i regimi totalitari, ha conseguito una parziale tranquillità e democrazia, l’occidente, dal canto suo, ha raggiunto un’unità solo apparente, mai realmente realizzata.

La creazione della moneta unica, l’euro ( il 23 ottobre 2023 si è conclusa la fase di indagine per la creazione dell’euro digitale ), la libertà di circolazione e soggiorno di tutti i cittadini dell’UE, che costituisce il principio fondamentale della cittadinanza europea, realizzata con il Trattato di Mastricht del 1992, cambiamenti radicali di legislazioni, effettuati con molteplici regolamenti realizzati in breve tempo, anche sedi difficile recepimento in alcuni paesi come l’Italia. Ma resisterà veramente l’unione di questi 27 paesi alle “ intemperie “ attuali?

Quale sarà l’ Europa che i nostri giovani erediteranno nel loro futuro ? E saranno in grado di sostenere e rafforzare quell’unione di paesi e cittadini tanto fortemente  voluta nel dopoguerra dai  “pionieri” Spinelli, Schuman e Monnet ?»