SALUTE E COMUNICAZIONE
Un evento per i giornalisti e gli operatori della comunicazione
La corretta informazione è responsabilità del giornalista ed è un diritto del cittadino.
Alla luce del nuovo Testo unico dei doveri del giornalista, si propone quindi di fornire uno strumento essenzialmente pratico per non incorrere negli errori più frequenti della comunicazione improvvisata su tematiche complesse e delicate quali quelle della ricerca e dello sviluppo di nuovi farmaci, delle sperimentazioni cliniche, dei processi regolatori, ma anche la guida sanitaria nel corso della malattia fino a quella etica per fornire un buon servizio alla popolazione: da quella sanitaria a quella comunicativa.
I due errori principali in cui il giornalista spesso incappa sono l’eccesiva semplificazione a discapito di una informazione completa e l’eccessivo tecnicismo a discapito della chiarezza e della comprensione del cittadino.
L’ambizione è dunque quella di fornire strumenti utili, da quelli tecnici a quelli etici, per la realizzazione di un’informazione fruibile anche dai non addetti ai lavori, partendo però dalla considerazione che i pazienti sono e devono essere sempre più informati e sempre più avvezzi ad affrontare tematiche complesse e delicate.
Il malato come soggetto fragile deve essere tutelato e tutti i giornalisti devono attenersi al rispetto dei documenti dell’Ordine e dell’etica della persona.
L’Ufficio cultura e comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ha organizzato a Barletta, per il prossimo 28 marzo nella Sala della Comunità S. Antonio in Via Sant’Antonio dalle 17,30 alle 20,30 l’evento “Comunicare la salute oggi: il giornalista e il linguaggio della cura nel dovere della cronaca”.
Relazioneranno don Massimo Serio, giornalista, docente di Bioetica, autore di diverse pubblicazioni, tra cui “Lineamenti di bioetica e Public Health. La salute come bene comune”, Rubettino, Soveria Mannelli 2024; dott. Pierdomenico Carone, medico anestesista rianimatore, Associazione Italiana Medici Cattolici (AIMC); diac. Riccardo Losappio, giornalista, direttore In Comunione.L’Ordine dei giornalisti ha attribuito 5 crediti deontologici ed è possibile iscriversi sulla piattaforma dell’Ordine.