Movimento diocesano dei Cursillos di Cristianità, realtà ecclesiale e laicale di nuova evangelizzazione, in accordo con don Roberto Vaccariello, parroco della Parrocchia San Pio da Pietrelcina in Margherita di Savoia propone un ciclo di incontri-dibattiti aperti a tutti, e in particolare agli adulti della zona pastorale della forania, in sintonia con quanto la Chiesa diocesana sta proponendo mediante i lavori sinodali per risvegliare, riscoprire e vivere al meglio una “pastorale integrata” ed essere cosi una chiesa missionaria in uscita capace «di riporsi in cammino, con passione, non avendo paura di rimettersi in gioco e di osare di più. Grazie a Papa Francesco stiamo vivendo un momento splendido in cui, paradossalmente, facciamo però fatica ad orientarci e ad intercettare le domande della società sul senso della fede che ci vengono poste, anche da parte di tanti giovani. Il problema serio è che bisogna smetterla di essere autoreferenziali, di mettere fili spinati che permettono di stare tranquilli. L’Evangelii gaudium dell’attuale pontefice e la nota pastorale della Cei del 2004 “Il volto missionario della chiesa in un mondo che cambia” ci indicano, al contrario, scelte felici per passare dal chiuso delle nostre parrocchie in luoghi in cui si testimonia la chiamata ad essere casa che apre le proprie porte ed esce. Non, però, per conquistare centri di potere. Case aperte, capaci di dare seguito alla consegna di Gesù Cristo…Molte delle fatiche che la Chiesa incontra a farsi accettare dipendono dal bagaglio troppo pesante che portiamo con noi, non solo in termini di strutture materiali, ma anche di testa…Quel che realmente serve è una parrocchia “tenda da campo”, tempio di Gerusalemme in continuo movimento. Capace, finalmente, di ritrovare la fantasia pastorale e di non ragionare più come una macchina» (S.E.Mons. Galantino, Discorso al Convegno diocesano“Parrocchia missionaria per una chiesa in uscita”, della Diocesi di Mileto, 23 settembre 2015).
Tali riunioni vogliono essere un modo semplice, ma dinamicamente profondo per formarsi, crescere e sperimentare la bellezza della cultura dell’incontro capace di diffondere, come diceva Paolo VI, quel messaggio del Vangelo di Cristo, sine glossa, che “è luce, novità, energia, rinascita, salvezza” (cfr. Ecclesiam suam, 34) per far crescere in ognuno di noi sempre più “una sensibilità ecclesiale” e il senso di responsabilità personale nella missione della Chiesa.
Ed essere, altresì: “discepoli-missionari” “fermento del Vangelo nel nostro mondo” capaci di accogliere tutti senza giudicare nessuno (cfr. Evangelii gaudium (EG), 120; 165) condividendo le gioie e le attese che sono presenti nel cuore di ogni persona, anche nei più lontani.
“Pronti ad essere uomini e donne che come testimoni del Risorto guidano coloro che frequentano le nostre comunità “alla conoscenza del mistero che professano, allo splendore del volto divino nascosto nella Parola che forse pigramente si sono abituati ad ascoltare senza scorgerne la potenza. Ed intercettano quanti si sono allontanati perché delusi dalle promesse della fede o perchè troppo esigente è sembrato il cammino per raggiungerle” (cfr. Papa Francesco, Discorso ai vescovi nominati nel corso dell’anno, 10 settembre 2015).
Si ringrazia quanti si faranno portavoci dell’iniziativa nei vari ambiti pastorali e laicali in cui si agisce divulgando la lettera invito che trovate in allegato.
Tali riunioni vogliono essere un modo semplice, ma dinamicamente profondo per formarsi, crescere e sperimentare la bellezza della cultura dell’incontro capace di diffondere, come diceva Paolo VI, quel messaggio del Vangelo di Cristo, sine glossa, che “è luce, novità, energia, rinascita, salvezza” (cfr. Ecclesiam suam, 34) per far crescere in ognuno di noi sempre più “una sensibilità ecclesiale” e il senso di responsabilità personale nella missione della Chiesa.
Ed essere, altresì: “discepoli-missionari” “fermento del Vangelo nel nostro mondo” capaci di accogliere tutti senza giudicare nessuno (cfr. Evangelii gaudium (EG), 120; 165) condividendo le gioie e le attese che sono presenti nel cuore di ogni persona, anche nei più lontani.
“Pronti ad essere uomini e donne che come testimoni del Risorto guidano coloro che frequentano le nostre comunità “alla conoscenza del mistero che professano, allo splendore del volto divino nascosto nella Parola che forse pigramente si sono abituati ad ascoltare senza scorgerne la potenza. Ed intercettano quanti si sono allontanati perché delusi dalle promesse della fede o perchè troppo esigente è sembrato il cammino per raggiungerle” (cfr. Papa Francesco, Discorso ai vescovi nominati nel corso dell’anno, 10 settembre 2015).
Si ringrazia quanti si faranno portavoci dell’iniziativa nei vari ambiti pastorali e laicali in cui si agisce divulgando la lettera invito che trovate in allegato.