Sant’Orsola

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Autore /Ambito bottega dell’Italia meridionale
Datazione seconda metà XVII secolo
Materia/Tecnica legno scolpito, intagliato, dorato, argentato
Misure Scultura 105 × 63 × 46 cm ; Base 14 × 62 × 42 cm
Provenienza cattedrale di santa Maria Maggiore
Descrizione Questo straordinario busto-reliquiario realizzato da una bottega dell’Italia meridionale è in legno policromo scolpito a tuttotondo. Su di un basamento poligonale sant’Orsola è rappresentata con i suoi tipici attributi iconografici, ovvero una corona, il vessillo bianco con croce rossa come segno di trionfo sulla morte per mezzo del martirio e, come variante, il Vangelo. Raffinata e di grande maestria è la lavorazione degli abiti impreziositi dall’uso della foglia oro – applicata a guazzo -, e successivamente decorati da punzonature e “estofado de oro”, tecnica che nasce in Sardegna e si sviluppa nel Regno di Napoli. L’elegante mantello che avvolge la santa è di color verde-oro bordato blu mentre la veste è rossa con decori e cintura dorati. La foglia d’oro riveste anche la corona e i capelli. Il volto è leggermente chinato verso sinistra e rivolto verso l’alto proponendo il tema della pietas cristiana. L’intera statua è scolpita in modo da conferire maggior volumetria all’abito e al mantello. Al centro del petto c’è una teca ovaliforme dalla quale è possibile vedere la reliquia, visibile anche da due ovali presenti sulla base della statua. Il medaglione è sormontato da una testina d’angelo dipinta. La datazione della statua è scaturita in seguito all’attenta analisi del manufatto avvenuta durante il restauro degli anni 2005- 2008 e in seguito allo studio delle fonti documentarie effettuato dalla stessa restauratrice. Mons. Santeramo nel libro Il simbolismo della Cattedrale di Barletta riferisce di una visita pastorale avvenuta nel 1645 dal Rev. Melchior Gaddius di Forlì, delegato apostolico e vicario dell’arcivescovo di Trani, dove si parla della presenza, all’interno della Cappella del Santissimo, di un armadio reliquiario decorato all’interno che conteneva varie reliquie tra cui il capo ancora integro di sant’Orsola. Questo riferimento storico fa supporre che la realizzazione della statua sia successiva a questa visita pastorale poiché attualmente le sacre reliquie sono poste all’interno della scultura e non sono più integre. Da riscontrare che solo la reliquia posta nella teca centrale pone il sigillo e si discosta dai due frammenti posti nella base sia come spessore che come morfologia.