Autore /Ambito | scuola romana |
Datazione | seconda metà del XVII secolo |
Materia/Tecnica | olio su tela |
Misure | 73.5x67cm |
Provenienza | cattedrale di santa Maria Maggiore |
Descrizione | Il dipinto rappresenta una santa martire che regge con la mano sinistra una croce e la palma del martirio, mentre in basso alla sua destra si intravede un mostro con terribili fauci aperte e con una coda di serpente accennata sullo sfondo. Da questi attributi si potrebbe riconoscere santa Margherita di Antiochia, giovane cristiana martirizzata secondo la tradizione sotto Massimiano e venerata sia nella chiesa cattolica che ortodossa. In un’atmosfera scura e rarefatta in cui la luce laterale illumina il volto e il collo, la santa è rappresentata di tre quarti con una leggera torsione del busto, uno sguardo assorto rivolto verso il mostro, i lunghi capelli mossi e scomposti che le ricadono sulle spalle, raffinata nei movimenti, in particolare nella resa della mano destra in primo piano. La tela presenta un’ampia lacuna al centro, all’altezza del petto: dalla documentazione fotografica d’archivio (in b/n) abbiamo riscontrato la stessa lacuna già presente tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso ma non ancora completamente distaccata. Dalla scelta cromatica sui toni caldi, dalla tipologia delle vesti molto curate, dalla resa luministica, dalla posa complessa della figura si potrebbe collocare la tela nella seconda metà del XVII secolo, opera di un anonimo artista di ambito romano suggestionato dai moduli stilistici dei caravaggisti. |