Autore /Ambito | oreficeria napoletana |
Datazione | terzo decennio del XIX secolo |
Materia/Tecnica | argento a fusione, sbalzato, cesellato |
Misure | 23 cm |
Marchi e stemmi | sulla base del primo segmento e sul riccio testina di Partenope con N tagliata da una barretta e 8 |
Iscrizioni | “Monastero” e poi “San Ruggiero” |
Provenienza | monastero di san Ruggiero |
Descrizione | L’elegante bacolo del monastero di san Ruggiero presenta un’asta smontabile in tre segmenti avvitabili tra loro, interamente decorata con losanghe entro cui alloggiano, singolarmente, dei fiori i cui petali sfruttano lo spazio interno. All’asta si innesta il riccio a voluta vegetale e foglie di acanto rigogliose, intervallate da scanalature che si concludono nella chiusura del riccio con un clipeo entro cui vi è la rappresentazione a mezzo busto dell’Addolorata su entrambi i lati. L’elemento che fa da raccordo tra l’asta e l’apice del pastorale presenta lo stesso motivo decorativo dell’asta ma si alternano due tipi di fiori lavorati entro rettangoli; vi è poi tra i rettangoli una lieve incisione corsiva “Monastero” e poi “San Ruggiero”. Frontalmente è applicato lo stemma dell’ arcivescovo Leo cui il pastorale è appartenuto. L’arcivescovo Giuseppe Maria Leo, nato ad Andria nel 1864, fu eletto vescovo di Nicotera e Tropea nel 1909 e trasferito a Trani nel gennaio del 1920 fino al 1939, anno della sua morte. Lo scudo è accollato ad una croce astile patriarcale trifogliata, posta in palo, accompagnata da mitria e pastorale, con il cappello prelatizio, i cordoni e le 20 nappe – dieci per parte – ad indicare la dignità arcivescovile; lo scudo troncato accoglie un leone rampante, caricato da una stella caudata. Il marchio visibile sia sul riccio che sul primo segmento è del saggiatore Gennaro Mannara, il quale dal 1835 al 1839 usò come personale distintivo la testina di Partenope vista di profilo, una barretta che tagliava la N e il numero 8. La figura del saggiatore era d’obbligo nelle officine in seguito alla legge del 17 dicembre 1808 e aveva il compito di eseguire il saggio per verificare l’autenticità del titolo impresso. |