Calice e patena

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Autore /Ambito patena: Stefano Fedeli
Datazione calice inizi del XVII secolo; patena: XIX secolo
Materia/Tecnica argento e argento dorato, sbalzato, cesellato
Misure calice: 23,7 cm; patena Ø 15,2 cm
Marchi e stemmi sulla patena entro una losanga S/125/F e il marchio dello Stato Pontificio
Iscrizioni “DIANORA SANTA CROCE MDCVIII”
Provenienza chiesa di santa Maria di Nazareth
Descrizione Originariamente il calice apparteneva al ricco corredo liturgico della chiesa di santa Maria di Nazareth. Questo manufatto si compone di una base circolare con collo definito da motivi floreali e da ovoli contornati da volute, l’intera fascia è sormontata da una lavorazione perlinata che delimita la prima decorazione dal resto del calice; segue una fascia liscia sul collo del piede e sul nodo ovaliforme si ripetono eleganti baccellature. Particolare è infine la coppa impreziosita tutt’intorno dalla raffigurazione del melograno e del monogramma di Cristo IHS sormontato da una croce latina e arricchita da volute. La decorazione termina a metà coppa con una corona gigliata che impreziosisce l’intera circonferenza e ne delimita l’ornato. La coppa all’interno è in argento dorato. Sotto il piede del calice vi è un’iscrizione “DIANORA SANTA CROCE MDCVIII” che quindi data il calice al 1608. Sulla patena sono riscontrabili il punzone dell’argentiere Stefano Fedeli attivo a Roma nella prima metà dell’800 e il marchio dello Stato Pontificio, ovvero due chiavi incrociate sormontate dalla mitria utilizzato a Roma tra il 1815 e il 1870 per il titolo a 889 millesimi. La forte discrasia tra la data rilevata sotto il piede del calice e quella ricavata dal punzone inciso sulla patena indica che nel corso dei secoli calici e patene originariamente di uno stesso completo sono stati confusi, ciò è avvenuto per la maggior parte dei calici e patene attualmente conservati.