Autore /Ambito | ambito canosino |
Datazione | fine III-prima metà del II secolo a.C. |
Materia/Tecnica | ceramica listata |
Provenienza | scavi della Cattedrale di Santa Maria Maggiore |
Descrizione | Lo straordinario askos listato appartiene al cospicuo corredo funerario rinvenuto nelle tombe a grotticella riferibili al periodo daunio. Il corredo delle tombe a camera è stato suddiviso in relazione a due periodi, III-II sec. a. C. e II-I sec. a. C. L’esemplare qui descritto è a triplice collo, reca decori policromi e appartiene al vasto repertorio listato. L’askos possiede due alti colli cilindrici disposti ai lati di una larga imboccatura centrale e una pancia ovoidale con anse laterali oblique a sezione rotonda. Sia i tre colli che la pancia sono decorati con motivi geometrici e tralci vegetali, mentre su di un lato vi compaiono, dipinti, un volto femminile, reso con una forma stilistica essenziale e approssimativa, e alcuni delfini. Un altro esemplare di askos daunio listato degno di nota fu rinvenuto nel 1947 durante uno scavo che scaturì da lavori di ristrutturazione di uno stabile di via Indipendenza. La presenza del volto femminile raffigurato sul manufatto induce a pensare alla fabbricazione presso un atelier di Canosa che prediligeva come soggetto il volto femminile rappresentato frontalmente. La datazione è più complessa da definire ma potrebbe ricondursi alla fine del III, inizi II sec. a. C., ovvero alla cosiddetta fase C, vista la presenza, nella stessa tomba, di unguentari fusiformi, caratteristica comune sia alla già citata tomba di via Indipendenza sia a contesti funerari canosini. |