Altarolo eburneo

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Autore /Ambito Ambito francese
Datazione Sec XIV
Materia/Tecnica Scultura in avorio
Misure
H 36 L 31
Descrizione Il polittico presenta nella parte centrale, sottoposta ad un leggiadro baldacchino, la vergine che regge con la sinistra il bambino e con la destra uno scettro. Nei due scomparti laterali di destra del cimelio è rappresentata la visitazione e i Re Magi che recano doni; in quello di sinistra la nascita del Bambino, S.Giuseppe e due figure femminili. L’edicola centrale ricorda un tempietto la cui cuspide è interessata da un rosone centrale ad otto raggi. L’arco acuto e trilobato del baldacchino è sostenuto da due colonnine con capitelli, lo sfondo interno presenta una parete a scacchi intarsiate a rombi. La Vergine, coronata, ha fronte spaziosa, occhi a mandorla, un naso affilato e un viso ovale. La tunica che la riveste è panneggiata morbidamente e presenta sulla scollatura e sugli orli una fascia dorata a motivo floreale. Il braccio destro della madonna scende lungo il fianco e regge un corto stelo a bocciolo, mentre con il braccio sinistro sostiene il Bambino che, a sua volta, con la mano destra levata è in atteggiamento  benedicente. Gesù Bambino sostiene nella mano sinistra un piccolo globo, indossa una lunga tunica orlata, ha lineamenti regolari e i capelli ordinati ed a solchi. Tradizionalmente si ritiene che il manufatto sia stato donato al clero di Trani da Carlo I d’Angiò dopo l’inumazione nella Cattedrale di suo figlio Filippo morto giovanissimo. L’altarolo ha destato l’interesse di studiosi italiani e stranieri, che, con qualche voce discorde lo ritengono prodotto del sec. XIV.