Chiesa altomedievale

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Datazione X-XI secolo
Materia/Tecnica tasselli calcarei e laterizi stampigliati
Provenienza scavi della Cattedrale di Santa Maria Maggiore
Descrizione Nel corso dello scavo, in seguito alla rimozione di parte delle camere mortuarie di età moderna, in corrispondenza della navata settentrionale della Cattedrale si è rinvenuto un secondo allineamento costituito da una fila di pilastri quadrangolari e dal piano di calpestio costituito da laterizi e tasselli calcarei. Questa struttura è stata rinvenuta a 1,80-2m circa rispetto all’attuale livello della Cattedrale. I resti strutturali hanno portato gli studiosi ad avanzare l’ipotesi icnografica: sicuramente la chiesa altomedievale era costituita da un impianto longitudinale a tre navate, scandita da arcate rette da pilastri e conclusa da un’abside orientata. Questo secondo edificio sacro preesistente alla Cattedrale romanica era di dimensioni più ridotte rispetto alla basilica paleocristiana. Fondamentale per avanzare ipotesi di datazione è stato il recupero dei resti del piano di calpestio e di un frammento di affresco su un pilastro realizzato a fresco. I lacerti pavimentali in tasselli calcarei sono situati in prossimità di quella che doveva essere la zona absidale mentre le mattonelle in laterizio sono state rinvenute nella navata settentrionale. L’accostamento di due tipi pavimentali diversi potrebbe essere indice di eventuali rimaneggiamenti durante l’utilizzo della chiesa o potrebbe anche essere stata una volontà ben definita per creare una soluzione pavimentale particolare. I tasselli calcarei rientrano in una produzione regionale abbastanza diffusa e ampiamente documentata in Terra di Bari dove era in uso verso il X-XI secolo. Di particolare interesse artistico sono le formelle laterizie con decorazione stampigliata recante ognuna soggetti diversi (umani, animali, fantastici, geometrici e oggetti concreti) e di solito utilizzate come rivestimento parietale piuttosto che pavimentale. Inusuale è sia la tecnica di realizzazione di queste formelle con decorazione impressa sull’argilla ancora fresca mediante l’utilizzo di un timbro o tampone (tecnica utilizzata in area islamica o comunque di matrice bizantina) che riporta il soggetto da applicare sul laterizio; sia l’ipotesi che questo materiale potrebbe essere un reimpiego di materiale destinato ad altro utilizzo. Alla luce di questi elementi  è stato possibile datare questa seconda emergenza sacra fra la seconda metà del X e la prima metà dell’XI secolo ma non è da escludere che la sua edificazione possa risalire anche alla fine del IX secolo; tuttavia sarebbe più plausibile la prima ipotesi visto che la cittadina barlettana si sviluppa maggiormente a partire dalla seconda metà del X e primi decenni dell’XI secolo. La chiesa altomedievale ha sicuramente svolto la sua funzione fino alla costruzione della Cattedrale romanica del XII secolo.