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SCUOLA. L’ARCIVESCOVO INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO TATTOLI – DE GASPERI DI CORATO
SCUOLA. L’ARCIVESCOVO INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO TATTOLI – DE GASPERI DI CORATO
E’ il terzo istituto scolastico che Mons. Leonardo D’Ascenzo visita, dopo la Scuola Secondaria di primo Grado “Rocca-Bovio-Palumbo” in Trani e l’IC “Giovanni XXIII” di San Ferdinando di Puglia. L’evento è fissato per il 3 novembre 2022.
Mons. D’Ascenzo ha a cuore l’incontro con alunni e personale scolastico e diverse volte ha espresso questo desiderio. Una progettualità che si inserisce nel percorso sinodale che la Chiesa italiana e, quindi, l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, sta effettuando, che prevede l’incontro e l’ascolto dei diversi mondi operanti nel territorio.
SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA
SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA
Il messaggio dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo al mondo della scuola in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2022-2023
«Carissimi dirigenti scolastici, docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, il mese di settembre è segnato dalla ripresa delle attività in ogni ambito, dopo la pausa estiva caratterizzata dal riposo e dalla distensione. È bello, con il nuovo anno scolastico 2022-2023, riprendere a vivere la quotidianità fatta di impegno personale e comunitario, di incontri con l’altro e con il mondo.
In questo tempo di cammino sinodale, la Chiesa è particolarmente attenta a valorizzare uno dei sensi del nostro corpo per poter crescere nel migliore dei modi, illuminati dalla parola del Vangelo. Questo senso è l’udito. Tutti siamo chiamati ad ascoltare! L’ascolto è un importante atteggiamento da riscoprire in una società spesso autoreferenziale, isolata e legata soltanto al bene personale. San Giacomo, nella sua lettera, invita i discepoli a non essere soltanto uditori, ma ascoltatori della Parola di Dio, di quella Parola che si fa vicina a noi attraverso la voce del creato e della creatura (Gc 1, 22-25). La voce del creato è il mondo, tutto ciò che ci circonda e ci parla di Dio: il sussurro del vento mattutino, il battere delle onde del mare, il silenzio della notte, la tranquillità della campagna, il cinguettio degli uccelli; tutto ciò che ci circonda è un dono prezioso che non possiamo sciupare. Metterci in ascolto del creato significa, per noi credenti, riconoscere che tutto ciò che abbiamo è dono del Padre ai suoi figli, non qualcosa per me e per me solo, ma per tutti; dono da rispettare ed amare. Dovremmo eliminare tutti quegli atteggiamenti egoistici che portano a rovinare e deturpare la bellezza del creato.
L’ascolto da riscoprire è anche quello nei confronti del fratello che ci sta accanto. Quanto è urgente questa attenzione per noi che spesso siamo preoccupati soprattutto di ascoltare i nostri bisogni, di soddisfare i nostri desideri, di assecondare i nostri capricci. Ascoltare l’altro ci porta a considerare che non siamo soli su questa terra, ma siamo fatti l’uno per l’altro e solo nella cura vicendevole possiamo crescere. L’ascolto ci fa crescere: fa crescere i ragazzi, perché chiamati ad apprendere sempre cose nuove; fa crescere gli adulti, perché, mai e poi mai possiamo dirci arrivati. Siamo sempre discepoli e noi credenti lo sappiamo bene: discepoli dell’unico Maestro e Pastore buono.
La Chiesa, in questi anni di preparazione alla celebrazione del Sinodo dei Vescovi, è consapevole di doversi mettere in ascolto, perché dalla voce dei piccoli, dei grandi, di tutta l’umanità, possa crescere sempre ed essere foriera di pace e di fraternità.
Come vescovo mi farebbe piacere ascoltare voi, studenti e docenti, in atteggiamento fraterno, per comprendere con voi come, in questo tempo, possiamo contribuire insieme ad una nuova creazione, ad una nuova primavera dello Spirito, per permettere a Cristo di fare nuove, con lui, tutte le cose (Ap 21,5).
Vi auguro, unitamente al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano don Nicola Grosso, un felice anno scolastico, pieno di serenità e di soddisfazione».
L’ARCIVESCOVO SCRIVE AI MATURANDI
L’ARCIVESCOVO SCRIVE AI MATURANDI
L’Ufficio Scuola Servizio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica ha reso noto la lettera che l’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo indirizza a tutti i maturandi nell’approssimarsi dell’esame finale del ciclo di studi nella scuola secondaria di secondo grado. Di seguito il testo integrale della missiva:
«Cari ragazzi e ragazze,
è giunto anche per voi il tempo tanto atteso ed emozionante dell’esame di maturità, a conclusione di un percorso di vita che vi ha visti crescere e sognare con i vostri compagni di scuola, i vostri educatori e i vostri genitori.
Al termine di questo ciclo di studi siete chiamati a dare prova della vostra “maturità”, ma anche della vostra umanità.
Nel corso di questi anni avete imparato non solo a crescere culturalmente e professionalmente, ma anche umanamente, perché, mentre nella vostra mente avete accumulato esperienze culturali e formative, nel vostro cuore è cresciuta la consapevolezza che non siete più i ragazzini timidi del primo anno di scuola superiore, ma siete diventati uomini e donne capaci di riflettere, di prendere decisioni e scelte che segneranno il resto della vostra vita adulta.
Allora forza, con coraggio e con entusiasmo (e un pizzico di buona adrenalina) siate pronti ad affrontare questa bella esperienza degli esami, un momento che resterà nel vostro cuore come una pietra fondamentale della vostra esperienza di crescita e che difficilmente dimenticherete col passare degli anni.
Come vostro padre in Gesù Cristo vi immagino, in questo periodo di esami, in attesa sulla banchina del porto, pronti a salpare sulla nave della vostra vita che vi porterà a vivere esperienze bellissime che vi faranno ancora crescere. Come sempre, quando si sta per partire, ci saranno i “saluti di rito”, vi abbraccerete con i vostri compagni di classe, con i vostri insegnanti e, una volta saliti sulla nave, piangerete di gioia e di nostalgia per il tempo trascorso tra i banchi di scuola, e di entusiasmo per il viaggio che incomincerete nel mondo dell’Università o del lavoro.
Ora vi è chiesto l’ultimo sforzo di studio, non per poter dire: “Basta! Ora sono libero!”, ma per ricominciare a camminare con un cuore adulto e fortificato.
Siate costruttori di pace in questo mondo che, oggi più che mai, ne ha tanto bisogno. Voi siete la speranza dell’umanità, perché si mettano a tacere, una volta per tutte, le parole di odio, di orgoglio e di discriminazione. Testimoniate che è ancora possibile realizzare una società in cui i nemici si stringono la mano e lavorano per il bene della persona umana e del mondo intero. Auguri a tutti voi!
Vi affido alla Divina Sapienza, perché diriga il vostro cuore a cercare sempre il bene e il bello che c’è in voi, immagine e somiglianza di Dio».
L’ARCIVESCOVO VISITA LA COMUNITA’ SCOLASTICA DEL “DE AMICIS” IN SAN FERDINANDO DI PUGLIA
L'intervista 'a tutto campo' a Mons. Leonardo D'Ascenzo
GLI AUGURI NATALIZI DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA
Con un messaggio fatto pervenire a tutte le scuole della diocesi, l’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Leonardo D’Ascenzo ha formulato ai dirigenti scolastici, studenti, famiglie, docenti, personale ATA e componenti degli organi collegiali, gli auguri natalizi:
«In prossimità della Festività del Santo Natale, giunga a tutti voi il mio paterno augurio in unione al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano, don Nicola Grosso e a coloro che collaborano con detto ufficio. Il Natale sia un’opportunità per tutti i battezzati di riscoprire la bellezza di sentirsi amati e custoditi dal Dio-Uomo che viene ad abitare in mezzo a noi.
Il Natale è la festa della Luce!
“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia” (Is 9,1).
Le parole del profeta Isaia che ascolteremo nella veglia natalizia, ci ricorda di vivere questo tempo di Natale nella gioia, perché nasce il Re della Luce, colui che viene a illuminare la notte buia della tristezza e dell’angoscia. Il Signore possa illuminare ciascun uomo e ciascuna donna con la luce della sua presenza, come ha fatto con i pastori, con i Magi, con Maria e Giuseppe. Riprendiamo a guardare la mangiatoia da dove tutto ha inizio e rimettiamo al centro il motivo di questa bella festa della nostra fede: Dio che si fa uomo per elevarci tutti alla dignità di figli amati da Lui. Auguri di un sereno Natale e di un felice nuovo anno».
La foto si riferisce all’incontro di Mons. Leonardo D’Ascenzo con gli alunni presso il Liceo Scientifico “Vecchi” in Trani (21 dicembre 2021)
“CARISSIMI RAGAZZI E RAGAZZE, PENSO A VOI!”
“CARISSIMI RAGAZZI E RAGAZE, PENSO A VOI!”
Lettera dell’Arcivescovo ai maturandi
Cari ragazzi e ragazze,
come ogni anno in questo periodo , gli studenti, compiuto il percorso quinquennale nella scuola
secondaria , si avviano ad intraprendere il percorso della maturità.
Pensando a voi, in questo periodo molto bello della vostra vita, vi immagino nelle vesti del
pellegrino , colui che sceglie di mettersi in cammino per raggiungere una destinazione. Non posso
, in questo anno, non fare riferimento all’immagine del pellegrino che ci viene consegnato dal
Sommo Poeta, Dante Alighieri , in cui celebriamo il settimo centenario della sua morte .
Il pellegrino ha tre caratteristiche che lo accompagnano lungo il suo percorso: l’entusiasmo, la
determinatezza , la gioia.
Quando il pellegrino incomincia il suo cammino, il suo cuore è ricco di entusiasmo , di gioia e di
intraprendenza. Si mette in cammino per dare una svolta nella propria vita, per vivere un
‘esperienza di ricerca di sé. Immagino voi, ragazzi , che cinque anni fa avete incominciato il
percorso della Scuola secondaria, con un cuore pieno di gioia e di entusiasmo , che scaturivano
dalla voglia di fare nuove esperienze, desiderosi di giungere alla meta della maturità con facilità
e con entusiasmo. Questa gioia che ha accompagnato il cammino, tuttavia , ha incontrato, in molti
di voi alcuni ostacoli che hanno dovuto rimodulare il proprio pensiero: i compagni di classe,
alcune materie ostiche da affrontare , alcuni fallimenti dovuti al percorso di studi. A volte,
proprio come il Sommo Poeta, avete avuto la tentazione di lasciare tutto, di tornare indietro ,
di arrendervi , ma all’improvviso
sono sorti dei compagni di viaggio che vi hanno incoraggiato a non mollare e a guardare alla
meta ; e così v1 siete messi in cammino sorretti dalla determinazione che il percorso v1
avrebbe portato a diventare “maturi “. Alla fine del suo viaggio Dante, di fronte alla visione di
Dio, ripieno di quell’Amore che ha cercato affannosamente , rimane estasiato e felice perché ,
nonostante tutto, la sua vita è cambiata e si è rafforzata . Al termine di questi anni, voi siete
cambiati nel vostro modo di percepire la realtà , di sognare il vostro futuro, di organizzare la
vostra vita . Certamente, mi permetto di dirvi, che al centro di ogni vostra azione c’è stato quell’
Amore che nascosto e a volte apparentemente assente, vi ha condotto fino alle soglie della
maturità.
Ora vi è chiesto l’ultimo sforzo di studio, non per poter dire : “Basta! Ora sono libero!”, ma per
ricominciare a camminare con un cuore adulto e fortificato.
Non perdete mai, cari giovani, l’entusiasmo di continuare a camminare . Certo, la maturità segna
un traguardo , ma diventa un trampolino di lancio nel grande oceano della vita adulta. Voi
cambierete il mondo , il pensiero e l’agire della storia, se, come ci insegna il nostro Poeta,
sarete in grado di testimoniare l’Amore che ha mosso “il vostro cuore e coloro che vi erano
vicini”.
Auguri a tutti voi!
Come vostro Padre in Cristo, vi affido alla Divina Sapienza perché diriga sempre il vostro cuore a
cercare sempre il bene e il bello che vive nella persona , immagine e somiglianza di Dio.
Trani, 1O giugno 2021