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A TUTTI COLORO CHE SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA E AGLI ALUNNI IN PARTICOLARE

La nota dell’Azione Cattolica Diocesana, a firma della presidente diocesana Maria Lanotte, in occasione del nuovo anno scolastico

La nota dell’Azione Cattolica Diocesana, a firma della presidente diocesana Maria Lanotte, in occasione del nuovo anno scolastico

«A tutti coloro che sono impegnati nel mondo della scuola e, in particolare, agli studenti.

A tutti giunga il mio augurio per il nuovo anno scolastico, affinché sia un tempo generativo e illuminante.

Ai dirigenti scolastici e agli insegnanti auguro di riaffermare la passione e l’entusiasmo per la propria vocazione, che ha la prerogativa di accompagnare le gemme del futuro.

Tutti conoscono le mancanze strutturali del mondo della scuola, ma voi, cari insegnanti, non lasciatevi scoraggiare; invece, se potete, cerate di supplire con un surplus di amore per l’insegnamento, per i ragazzi e le loro famiglie.

In un passaggio dell’Esortazione apostolica “Evangelii nuntiandi”, di Paolo VI si legge: “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono testimoni”. La citazione è inserita in un contesto di testimonianza evangelica che ben si coniuga con l’importanza della cultura che è essenziale nella vita. Siate voi quest’ideale! Tutti i vostri sforzi in questo senso sono e saranno l’espressione alta della vostra carità per tutti quelli che vi vengono affidati.

Alle famiglie chiedo di non caricare i ragazzi di aspettative che non rispondono alle loro naturali inclinazioni, ma di aiutarli a rispettare e scoprire i loro talenti e la loro vocazione; diversamente, si farà loro del male, perché si caricheranno di frustrazioni difficili da superare.

Auguro, invece, di non scoraggiarsi davanti alla difficoltà di accompagnare i propri figli nella crescita e in particolare nello studio. Il nostro tempo è caratterizzato da tanta provvisorietà, solitudine, paura e fragilità, ma anche dalla difficoltà di organizzare la vita tra famiglia, casa, e lavoro; ciò mette tutti a dura prova, perciò a voi è richiesta tanta pazienza, e un atto di fiducia e alleanza con il corpo docenti.

Voi famiglie, con il vostro impegno e sacrificio, concorrete al più grande e meraviglioso atto creativo della storia: la tutela della vita in tutte le sue fasi.

Agli studenti, in particolare, auguro che questo tempo non sia oberato dalla preoccupazione della prestazione scolastica attraverso il raggiungimento dei voti più alti, ma sia un tempo di crescita, un percorso che aiuti a formare le coscienze, a fare discernimento attraverso la capacità di farsi le domande giuste, per essere capaci di fare luce e ordine in se stessi, e sul presente così confuso e chiassoso.

Con voi vorrei ricordare il Re Salomone che non chiese al Signore gloria e ricchezza, ma la Sapienza nello scegliere e operare. Ecco, cercate di educare il cuore, così sarete capaci anche di fare spazio agli altri e di accogliere il dono che è in loro.

Carissimi ragazzi, superate la noia che a volte incombe sulle giornate scolastiche e appassionatevi allo studio, anche se a volte sarà difficile. La conoscenza, maturata attraverso uno studio ordinato e appassionato, aiuta e rende capaci di vedere e leggere la realtà, i segni dei tempi, e partecipare con responsabilità alla storia dell’umanità.

L’esperienza scolastica aiuti tutti a sviluppare la coscienza, il senso della comunità per essere domani cittadini corresponsabili, capaci di scegliere tra il bene e il male, di accogliere e impegnarsi per superare le sfide del tempo.  Interessatevi alla pace, al creato, alla giustizia, alla solidarietà; siate capaci di gesti fraterni.

Fate della vostra vita un’occasione gioiosa e unica, arricchitela di sapere e amicizie, siate buoni cittadini del mondo e costruttori del Regno.

Questa è una stagione privilegiata della vita, oggi state coltivando i semi degli uomini e donne del domani.

Sapienza e intelletto vi accompagnino sempre, e siate felici. Buon Cammino a tutti!»

Foto ANSA/SIR

IL SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO IN OCCASIONE DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2024/2025

Saluto Arcivescovo al mondo della scuola

 

Il testo del messaggio dell’Arcivescovo con cui porge il messaggio augurale al mondo della scuola in occasione del nuovo anno scolastico 2024/205.

«Carissime e Carissimi dirigenti scolastici e docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, all’inizio dell’anno scolastico mi piace indirizzare a tutti voi un saluto e un augurio di buon cammino e manifestare ancora una volta la mia stima, vicinanza e affetto.

Permettetemi un riferimento al prossimo 24 dicembre, inizio del Giubileo, Anno Santo, che avrà come tema: “La Speranza non delude”. Al Giubileo, è legata l’esperienza del pellegrinare, del mettersi in cammino per rientrare in sé stessi, per interrogarsi, per riflettere su cosa si voglia fare della propria vita.

Portiamo nel cuore tanti desideri, aspirazioni e sogni che sono come il carburante della vita. Più andiamo avanti nel nostro cammino e più si dilata questo mondo, questa dimensione. Sentiamo un desiderio di esodo, un impulso continuo ad andare oltre noi stessi, oltre i confini del già dato (quello che siamo, che abbiamo raggiunto: scuola, lavoro, amicizie, affetti…).

Questo è SPERARE: desiderare, protendersi verso un bene non ancora, in tutto o in parte, presente e per questo chiamato futuro. Ciò permette all’uomo di vivere (cf. Viktor Frankl). “Tu ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te” (S. Agostino, Confessioni I,1).

Il vero cammino, il più difficile ma il più bello, è quello verso il proprio cuore, inquieto finché non sperimenta pace dentro di sé, finché non vive pace con gli altri fratelli e sorelle, finché la pace non abbraccia il mondo intero!

A voi docenti, impegnati nel mondo della scuola, auguro di essere testimoni di speranza in tutto ciò che siete chiamati a vivere, dalla preparazione delle ore di lezione all’incontro concreto con gli alunni.

A voi ragazzi e giovani, che ancora una volta vi metterete in gioco per apprendere e crescere nella sapienza, rivolgo il mio augurio colmo di fiducia e di incoraggiamento.

Vi saluto tutti con amicizia e vi auguro un proficuo anno scolastico. Trani, 8 settembre 2024»

foto ANSA/SIR


LA LETTERA AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AI MATURANDI

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Di seguito il testo del messaggio dell’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo ai maturandi in occasione dell’esame di maturità 2024

«Cari ragazzi e ragazze, è ormai alle porte il giorno della maturità! Un momento di grande impegno e responsabilità, non solo nello studio, ma soprattutto nella costruzione del grande sogno della vostra vita.

In questi mesi passati, quando sono stato in mezzo a voi per la visita settimanale alle scuole, mi sono reso conto della preziosità e della ricchezza che ciascuno di voi custodisce e vorrebbe donare. È bello vedere che i vostri cuori non sono addormentati, come a volte noi adulti pensiamo, ma sono pieni di vita e di sogni. Il mondo ha bisogno di cuori che sappiano amare e sognare; che sappiano amare gli altri e le cose belle del creato; che sappiano sognare vita piena per sé e per ogni fratello e sorella.

Vi affido al cuore sapiente di Dio, perché vi accompagni sempre e orienti i vostri desideri nella ricerca del bene e del bello presenti in ciascuno di voi.

La vostra vita sia piena di amore e di sogni da coltivare per cambiare in meglio il mondo ed essere seme di speranza e di fraternità sincera. Auguri a tutti voi! ».

foto Ansa/Sir


GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA

GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA  

 

Il testo della lettera dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo ai dirigenti scolastici, studenti e famiglie in occasione de Santo Natale:

 

«In prossimità della Festività del Santo Natale, giunga a tutti voi il mio augurio in unione al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano, don Nicola Grosso e a coloro che collaborano con detto ufficio.

In questo Natale, ricorrono 800 anni da quando San Francesco realizzò il primo presepe a Greccio. Sull’esempio del frate di Assisi, anche noi, sentiamoci chiamati a vivere questo Natale lasciandoci illuminare dalla grotta di Betlemme. Il nostro cuore sia colmo di gratitudine e tenerezza nel contemplare un Dio che si fa piccolo per essere con l’umanità sempre, per far scaturire nel nostro intimo sentimenti di pace di cui oggi abbiamo quanto mai bisogno.

In questo Natale ricordiamoci e preghiamo, davanti al presepe, per la Terra Santa, martoriata dalla guerra, tanto bisognosa di pace, di riconciliazione e di serenità. Ricordiamoci di tutte quelle popolazioni che non festeggeranno il Natale, ma desiderano con tutto il cuore la Pace per loro, per le loro famiglie e per i loro paesi. Auguri di un sereno Natale e di un felice nuovo anno».

Foto Ansa/Sir


SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA 

SALUTO AUGURALE DELL’ARCIVESCOVO AL MONDO DELLA SCUOLA 

Il testo della lettera dell’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo  contenente il saluto augurale al mondo della scuola in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico 2023/2024

 

«Carissimi, dirigenti scolastici e docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, il nuovo anno scolastico 2023/24 riprende il cammino di formazione personale e culturale.

Permettetemi di indirizzare a tutti voi il mio saluto augurale per questo nuovo anno scolastico che, certamente sarà per tutte le realtà educative una sfida, un desiderio e un sogno. Per questo vorrei consegnarvi alcune parole di San Giuseppe Calasanzio che, a proposito della scuola, dice:

“La scuola è un mezzo formativo insostituibile non solo per preservare i fanciulli dal male, ma soprattutto per indirizzarli efficacemente al bene, qualunque sia la loro condizione familiare o sociale. L’assiduo contatto con l’insegnante può coincidere così profondamente sull’animo dei giovani da trasformare del tutto la loro vita”.

Queste parole del Santo, sono quanto mai veritiere, soprattutto in questo tempo in cui i nostri bambini e giovani hanno bisogno urgentemente di punti di riferimento che insegnino loro a vivere e vivere bene. L’ambiente scolastico sia sempre più palestra di vita umana, dove si impara il rispetto per il fratello, ad amare chi ci sta accanto; ci si alleni al servizio reciproco e ad amare il mondo come dono.

In questo bel lavoro educativo bisogna crederci, bisogna sognare; e per far questo, ci dice ancora san Giuseppe Calasanzio, “bisogna munirsi ti tanta carità, pazienza a tutto campo e umiltà profonda”, per far sì che l’educatore non sia considerato come un giudice dell’apprendimento o dell’intelligenza, ma un compagno di viaggio e una persona che ha a cuore la crescita degli alunni e la loro maturità intellettuale, culturale e umana.

Rivolgo il mio augurio anche a voi, cari genitori, chiamati ad accompagnare i vostri figli in questi mesi scolastici: collaborate con la scuola, siate in perfetta sintonia con il dirigente e i docenti, perché i vostri figli abbiano a crescere in sapienza, età e grazia davanti al mondo e a Dio.

Vi auguro, unitamente al Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano don Nicola Grosso, un felice anno scolastico, pieno di serenità e di soddisfazione.

Mi dichiaro, come sempre, disponibile ad incontrarvi sul campo di lavoro per stabilire con voi un dialogo fraterno e sincero».

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

SALUTO_AUGURALE_AL_MONDO_DELLA_SCUOLA_Anno_2023-24

 


DALLA PARTE DELLA FORMAZIONE INTEGRALE

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2023/24 

DALLA PARTE DELLA FORMAZIONE INTEGRALE

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2023/24 

 

Cari studenti e cari genitori,   nei  prossimi  giorni,  procedendo  all’iscrizione  al  primo  anno  dei  diversi  ordini  e  gradi  di  scuola,  sarete chiamati a scegliere se avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC).

Si tratta  di  una  scelta  importante,  che  vi  permette  di  partecipare  alla  costruzione  del  percorso  educativo offerto dalla scuola. È infatti uno spazio   di libertà e di responsabilità quello che avete  davanti, un modo per sentire ancora più vostro il cammino di crescita umana e culturale che state  compiendo o accompagnando.  Questo è vero in particolare per i giovanissimi che iniziano la scuola secondaria di secondo grado,  ma  vale  anche  per  gli  altri  studenti  e  per  i  genitori,  tutti  protagonisti  nel  dare  forma  a  quella  “alleanza educativa” che è l’IRC in Italia.

Alla presenza e alla qualificazione di tale insegnamento,  infatti, partecipano lo Stato, nei suoi organismi centrali e territoriali, la Chiesa, le singole scuole,  con gli insegnanti e i dirigenti, le  famiglie e gli alunni  stessi, mediante  scelte  consapevoli da  cui  emerge  il  loro essere  “cittadini”  nella e  della  scuola.

Anche  per  questa  ragione  l’IRC  costituisce  un’esperienza  di  grande  rilievo  nel  panorama  formativo,  in  quanto  espressione  di  un  “patto  condiviso”  fra enti e persone diverse, un patto stretto per il bene dei  ragazzi e dei giovani e, di  conseguenza, della società intera. Un patto che non li vede solo destinatari ma coinvolti in prima  persona.

Scegliere è un verbo che esprime maturità e interesse. È un verbo essenziale per progredire nel  cammino della vita. Lo ha ricordato papa Francesco parlando agli studenti di una scuola, durante il  suo viaggio apostolico  nel  Bahrein:  “Non esiste  una vita  senza sfide  da affrontare. E  sempre,  di  fronte  a  una  sfida,  come  davanti  a  un  bivio,  bisogna  scegliere,  mettersi  in  gioco,  rischiare,  decidere. Ma questo richiede una buona strategia: non si può improvvisare, vivendo solo di istinto  o solo all’istante!”. Per imparare a scegliere – ha aggiunto il Papa – occorre “affinare lo sguardo  interiore, imparare a giudicare le situazioni, a cogliere l’essenziale” e “lavorare sul cuore”, così da  non  restare indifferenti  o mostrarsi insofferenti agli altri, ma  reagendo  “con  un  nuovo  sogno  di  fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”.

Siamo  certi  che  avvalersi  delle  opportunità  offerte  dall’Insegnamento  della  religione  cattolica  a  scuola aiuti a camminare nelle direzioni indicate da papa Francesco, anche grazie alla presenza di  quei professionisti qualificati e autentici educatori che sono gli insegnanti di IRC, a cui vogliamo  esprimere sincera gratitudine.

Con questi pensieri e sentimenti, dunque, vi rinnoviamo l’invito ad  avvalervi  dell’Insegnamento  della  religione  cattolica,  per  una  scuola  che  guarda  alla  crescita  integrale della persona e per una cultura generatrice di dialogo e di pace.