IL MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO PER LA 48^ GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

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Carissimi,

il 1 giugno 2014, domenica VII di Pasqua e Solennità dell’Ascensione, si celebra la 48^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Come faccio sempre in questa circostanza, invito tutti a leggere il messaggio del Papa Francesco, dal titolo “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”.

Non posso fare a meno di sottolineare quanto si legge nel suddetto messaggio: “La comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica”. Essa è al servizio della persona umana e deve aiutarla nell’esplicitare la sua natura più profonda di essere relazionale e comunicante. E’ nell’ ‘incontro’ che l’altro appare nella sua identità e concretezza e, anche se lontano, nella sua prossimità. A questo riguardo risulta essere significativo che Papa Francesco per esprimere questa verità sull’uomo abbia assunto l’icona del ‘buon samaritano’ che, nel suo viaggiare per le strade, incontra l’altro, un malcapitato. E qui, proprio qui, in un contesto di incontro, che è possibile cominciare a coniugare quel dinamismo di apertura, di attenzione, che diventa ‘amore’, ‘solidarietà’.

Pertanto primo compito della comunicazione è quello di avvicinare, di mettere assieme, di abbattere i muri, accostare realtà diverse. La comunicazione è veicolo di

unità e di comunione.

E, volgendo lo sguardo alla nostra chiesa diocesana, il Primo Sinodo che stiamo celebrando vuole essere un evento di comunicazione, snodato nel tempo, nel quale realtà ecclesiali diverse con una propria storia e collocazione spazio temporale, sanno ritrovarsi assieme per realizzare un progetto unico, all’interno del quale trovano senso e significato azioni e iniziative legate al proprio specifico: crescere nella consapevolezza di essere una porzione del Popolo di Dio che, nello stile della sinodalità, approfondisce la sua più intima identità di comunione con il Signore, di comunione ecclesiale, di apertura alla missione.

Nel prossimo anno pastorale 2014-2015, il Sinodo entrerà nel vivo delle ragioni per le quali ho voluto avviarlo. Con l’ Instrumentum Laboris, che sarà consegnato nell’ottobre prossimo, e con le assemblee sinodali, che prenderanno corpo a partire dal gennaio 2015, il Sinodo Diocesano sarà evento di comunicazione nel quale quanto elaborato negli anni appena trascorsi prenderà forma in precise indicazioni pastorali e di natura normativa allo scopo di vivere meno imperfettamente la comunione ecclesiale e la nostra vocazione alla missione.

Vi saluto e su tutti invoco la benedizione del Signore risorto e asceso al Padre.

Trani, 1 giugno 2014

+ Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo