Dopo aver ricordato che la vocazione è dono di Dio, il Vescovo tratteggia un bilancio dei primi cinque mesi di ministero episcopale nell’Arcidiocesi cogliendo l’occasione per dettare alcune note sulla spiritualità presbiterale, sulla formazione permanente, sulla pastorale diocesana, sulla fecondità vocazionale. Nell’ammirare il senso di dedizione del clero dicoesano, Mons. Pichierri ricorda le sfide in atto alla identità di ministri ordinati, alla fede e alla … Continua a leggere »

 Il vescovo ringrazia i fedeli per la destinazione dell’otto per mille per le necessità della chiesa, che lo usa per i poveri, il culto, il sostentamento del clero.

 Dinanzi alla diffusione del “politeismo etico”, risulta accresciuta la responsabilità dei cristiani anche in ordine alla cultura. In questo contesto “Avvenire” ha una ben precisa “missio”

 Il programma del Giubileo (4/06/2000) si articola attorno a due nuclei: la celebrazione liturgica e la visita ad un luogo significativo, la Casa della Divina Provvidenza in Bisceglie

 L’annunzio della resurrezione non riguarda un’idea, ma la persona di Gesù Cristo, Signore della storia. Da questa identità cristiana trovano senso gli auguri rivolti a tutti. Naturalmente, alla luce della Pasqua, va rivalutata la Domenica, da viversi nella fraternità evangelica fondata sull’Eucarestia. Vanno anche curati i rapporti di giustizia e di condivisione, con l’impegno alla riduzione del debito estero dello Zambia e della Guinea

La Chiesa di S. Giacomo Maggiore in Barletta, in occasione del millenario della sua costruzione, dal 23 aprile all’11 giugno, è eretta a luogo giubilare. La celebrazione deve essere motivo per una riflessione sul santo, modello del pellegrino missionario, che, per amore verso il Vangelo, meritò il martirio 

Il significato della celebrazione risiede nella comunione dei presbiteri e dei diaconi con il proprio vescovo e nella riscoperta per tutti i fedeli delle promesse battesimali. Il richiamo alla Lettera di Giovanni Paolo II ai sacerdoti inviata in data 23 marzo dal Cenacolo di Gerusalemme. Il Santo Padre ricorda che i sacerdoti sono nati dall’amore di Cristo e che sono chiamati ad imitare il sacrifico … Continua a leggere »

L’attività degli edicolanti rappresenta un servizio alla società e alla cultura. Il Vescovo vuole dialogare con loro e li invita al Giubileo Diocesano dei Giornalisti del 4 giugno 2000. Raccomanda di farsi promotori della visibilità di “Avvenire”

“Al centro della nostra pastorale ci devono essere i sofferenti e i malati perchè ci richiamano più da vicino la presenza di Gesù Cristo” (Dalla Lettera)

I Presidi e i Direttori Didattici delle scuole ubicate nel territorio della diocesi sono invitati a voler favorire all’interno della propria scuola la campagna di sensibilizzazione in atto sulla riduzione del debito estero dei Paesi più poveri, in particolare della Guinea e dello Zambia 

 Il documento propone l’elenco delle Chiese in cui si potrà lucrare l’indulgenza plenaria in occasione del Giubileo. Il Vescovo invita i fedeli tutti a realizzare opere di carità, visitando soprattutto gli ammalati.

– Il documento indica le motivazioni di fondo e i provvedimenti normativi per un’armonizzazione tra liturgia e manifestazioni religiose durante la Settimana Santa. Esso rivede alcuni aspetti della prassi,a che secolare, ma non congruenti con la litrugia, della Pietà popolare diocesana

– La Quaresima è tempo di conversione spirituale. Vanno esercitate le virtù teologali (fede, speranza, carità) e quelle cardinali. E’ l’occasione propria per farsi attenti alle povertà, quale quella di impegnarsi, in sitonia con la Chiesa italiana, per la remissione del debito dello Zambia e della Guinea

 La missiva è stata inviata ai sette sindaci dei sette Comuni ubicati nell’Arcidicoesi.Anche dalle Amministrazioni comunali il sostegno al progetto dei remissione del debito dei Paesi più Poveri

– Nella Parrocchie, in occasione della festa del Santo titolare, è possibile lucrare, alle solite condizioni, l’indulgenza.

– E’ la Lettera inviata nel giorno della sua elezione (23 novembre 1999) ad Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth: “Come cristiano, gioisco perchè entro a far parte di una Chiesa ricca di fede, di santità, di opere di carità. … Come vescovo vengo a voi, fattomi obbediente al Santo Padre, che ringrazio per la fiducia alla mia umile persona”