AZIONE CATTOLICA DIOCESANA. NELLA FESTA DELLA REPUBBLICA IL RICORDO DI VITTORIA TITOMANLIO
E’ una delle 21 donne italiane elette il 2 giugno del 1946 all’Assemblea Costituente. Nata a Barletta
In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, il Centro Studi “Pier Giorgio Frassati per la storia dell’Azione Cattolica di Trani-Barletta-Bisceglie condivide una nota firmata da Francesco Mastrogiacomo, Presidente diocesano dell’Azione Cattolica Italiana, e da Luigi Lanotte, Responsabile del citato Centro Studi, “ricordando Vittoria Titomanlio con brevi cenni biografici”. Di seguito il testo del documento:
«Fare memoria della festa della Repubblica è sempre doveroso, è soprattutto una festa, e come tale, vanno ricordati i tanti testimoni che hanno offerto la vita con competenza e a favore del bene comune, la “migliore politica” come richiama Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti.
Ecco allora, che, tra i nostri archivi associativi emerge una figura poco conosciuta tra la gente, e che ultimamente sta riemergendo, anche grazie all’iniziativa per l’intitolazione di una strada a Barletta, sostenuta dall’Associazione delle giuriste della sezione di Trani e in collaborazione con l’Azione Cattolica locale di Barletta, stiamo parlando di: Vittoria, Anna, Sterpeta Titomanlio, una delle 21 donne italiane elette il 2 giugno del 1946 all’Assemblea Costituente.
Vittoria, Anna, Sterpeta Titomanlio, nasce a Barletta, in Via Canosa n. 20, il 22 aprile 1899 da Sabino (ispettore demaniale) e Carolina De Boffe. Conseguito il diploma magistrale, insegnò per lunghi anni nelle scuole elementari e contemporaneamente si impegnò nell’ambito cattolico, in particolare nell’associazionismo.
Infatti, dopo il suo trasferimento per lavoro con la famiglia a Napoli, fece parte del consiglio diocesano Ac di Napoli, nel 1928 entrò nella Gioventù femminile dell’Azione cattolica, e successivamente, nel 1932 venne nominata propagandista nazionale, impegnandola per tutta Italia e tenendo corsi e relazioni soprattutto tra i lavoratori e le lavoratrici. Nel 1936 entrò a far parte del Consiglio superiore e venne nominata incaricata regionale dell’Ac per la Campania. Dopo il 1943, con la caduta del regime fascista, passò dal lavoro sociale a quello più propriamente politico, ricoprendo importanti incarichi: fu consigliere nazionale dell’Associazione italiana maestri cattolici e segretaria provinciale delle Acli (Associazione Cattolica Lavoratori Italiani), delegata nazionale del Movimento femminile per l’artigianato italiano e membro del comitato consultivo ministeriale per l’artigianato e le piccole industrie; entrò a far parte del Consiglio nazionale del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana e, nel 1947, del suo Comitato centrale, che era diretto da Maria De Unterrichter Jervolino.
La sua elezione del 2 giugno 1946 all’Assemblea Costituente segnò l’inizio di un lungo percorso politico e istituzionale, che la vedrà in Parlamento per quattro legislature, dal 1948 al 1968, come deputata per la Democrazia Cristiana. A tutti noi, buona festa della Repubblica! ».