La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (CDAL) nella vita di una Chiesa
diocesana ha un ruolo importante in quanto al pari degli altri organismi di
partecipazione ecclesiali si configura come “scuola e palestra” che educa al senso e al
servizio della comunione e contribuisce non solo a creare una mentalità nuova, ma a
costruire e a rivelare il volto bello della Chiesa conciliare, che si fa attenta ai reali
bisogni pastorali presenti sul territorio ascoltandone «le gioie e le speranze, le tristezze
e le angosce degli uomini d’oggi» (Gaudium et spes, 1).
La CDAL della nostra Arcidiocesi al fine di favorire una proficua collaborazione con
l’Arcivescovo e le molteplici realtà diocesane, ha un suo Statuto che vuole essere uno
strumento duttile per meglio armonizzare, in stile sinodale, la partecipazione, la
ministerialità dei fedeli e la particolare vivacità del laicato nel corpo ecclesiale che
costituisce una grande risorsa di rinnovamento per la Chiesa in vista della sua
«conversione pastorale e missionaria» (Evangelii gaudium, 49).
A tal riguardo, nell’ultima stesura dello Statuto (promulgato il 26 aprile 2023) la
CDAL è invitata ed esortata a collaborare fattivamente sul territorio diocesano con gli
organismi pastorali diocesani e quelli di partecipazione (ad es. il Consiglio pastorale
diocesano), in sintonia con le indicazione dell’Arcivescovo.
Si riportano di seguito lo Statuto e altre indicazioni di carattere giuridico-pastorali.