Lo scorso 18 febbraio 2023, rivolgendosi ai partecipanti al corso di formazione giuridico-pastorale promosso dal Tribunale della Rota Romana, ha ribadito anche l’impotanza di una maggiore interazione tra pastorale familiare e tribunali ecclesiastici. A tal riguardo, il Santo Padre ha dichiarato: «A partire dai due motu proprio Mitis Iudex e Mitis et misericors Iesus è andata crescendo la consapevolezza circa l’interazione tra pastorale familiare e tribunali ecclesia- stici, visti anch’essi nella loro specificità come organismi pastorali. Da una parte, un’integrale pastorale della famiglia non può ignorare le questioni giuridiche con cernenti il matrimonio. Basti pensare, per esempio, al compito di prevenire le nullità di matrimonio durante la fase previa alla celebrazione, e anche accompagnare le coppie in situazioni di crisi, compre- so l’orientamento verso i tribunali della Chiesa quando sia plausibile l’esistenza di un capo di nullità, oppure il consiglia- re di iniziare la procedura per la dispensa per inconsumazione. Dall’altra parte, gli operatori dei tribunali non possono mai dimenticare che stanno trattando questioni che hanno una forte rilevanza pastorale, per cui le esigenze di verità, accessibilità e prudente celerità devono sempre guidare il loro lavoro; e non va trascurato, altresì, il dovere di fare il possibile per la riconciliazione tra le parti o la convalidazione della loro unione»
Alla luce di queste parole il Responsabile del servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati a rivolto un intervista a don Pasquale Larocca, Vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Pugliese (TEIP), al fine di ricevere dei chiarimenti pratici sul TEIP e consigli utili per accompagnare e seguire quei fedeli segnati dalla rottura di un legame matrimoniale.
Sinergia tra pastorale familiare e Tribunale ecclesiastico, di don E. Tupputi