Sentieri possibili per abitare la famiglia e le fragilità

Percorso di formazione per gli operatori pastorali 2025

 Il Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati (SDAFS), in continuità con la proposta formativa realizzata nel precedente Anno Pastorale Diocesano, promuove un  percorso di formazione rivolto a quanti hanno a cuore la famiglia che vive situazioni di fragilità dal titolo Sentieri possibili per abitare la famiglia e le fragilità, facendo tesoro di quanto suggerisce il Santo Padre, il quale afferma l’importanza di:«Incoraggiare cammini comuni che abbiano come fine l’attenzione alle persone nelle loro diverse situazioni in un orizzonte formativo e spirituale di trasmissione dei valori della fede con l’auspicio di alimentare il desiderio di famiglia e rendere disponibile il lieto annuncio del Vangelo della famiglia a quei fedeli “segnati da un amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza» (Amoris Laetitia, n. 291).

Le parole di Papa Francesco ci interpellano e invitano ad una corresponsabilità tra coloro che si adoperano per il bene nella famiglia quale comunità di speranza che custodisce, rivela e comunica l’amore. Chi è “segnato da un amore ferito e smarrito” ha bisogno di essere aiutato a partecipare alla vita di fede e di carità della comunità cristiana che rimane il luogo speciale dove si impara ad amare Dio, ad amare il prossimo.

A partire dalla consapevolezza delle difficoltà in cui versano le relazioni coniugali oggi e dalle sfide sociali e culturali cui è sottoposta la famiglia, si richiama l’importanza di una formazione condivisa quale luogo di riflessione, luogo di crescita, al fine di disegnare insieme, alla luce del Magistero attuale, strade comuni finalizzate a porsi accanto alla famiglia sin dal suo sorgere.                                              

Il percorso che propone il SDAFS, articolato in tre incontri (cfr. locandina), cercherà di disegnare i “sentieri possibili” per una pastorale della prossimità al fine di aiutare la famiglia a riscoprirsi, in quanto famiglia, comunità che di per sé annuncia il Vangelo essendo comunità di amore vicendevole, di accoglienza della vita, di disponibilità al perdono e di attenzione al più debole anche quando si vivono relazioni ferite e smarrite.

Questo interpella gli operatori pastorali unitamente con il SDAFS, che dal 2016 nella nostra Arcidiocesi opera con una peculiare attenzione alle situazioni di fragilità e la concretezza dei problemi che attraversano le coppie in crisi. Un concreto riscontro è il fatto che il servizio diocesano unitamente all’opera di ascolto favorisce momenti di formazione e di riflessione come questa proposta formativa e la pubblicazione di testi e sussidi, al fine di favorire un’azione pastorale sinergica e di prossimità. A tal riguardo si rinvia a due importanti testi che si pongono in sinergia con Amoris Laetitia, ossia: il Vademecum per la consulenza (2019) e il testo recentemente pubblicato delle Linee guida circa le situazioni di fragilità matrimoniali (2024). Quest’ultimo sarà presentato nel corso dei tre incontri previsti.

La proposta formativa, pertanto, che si pone all’attenzione degli operati pastorali rimanda: 1. ad una attenta e adeguata riflessione rispetto ad una maggiore consapevolezza da parte degli sposi del Sacramento del Matrimonio, anche al fine di prevenire matrimoni “nulli”; 2. alla necessità, del prendersi cura delle relazioni coniugali e familiari anche quando queste vivono situazioni di fragilità e considerate le sfide socio-culturali contemporanee; 3. a maturare competenze adeguate in materia di “accompagnamento e discernimento pastorale e giudiziale” a partire dalla necessità della collaborazione tra operatori pastorali e componenti del Servizio Diocesano di Accoglienza dei Fedeli Separati.

Insieme, facendo tesoro degli insegnamenti Evangelici e di quelli Magisteriali, si cercherà di mettere in luce i “sentieri possibili” e avendo come riferimento l’affermazione delle 3 R: ricordare,  riconoscere, rimanere. 

  1. Ricordare è come fare memoria della Vocazione scelta, della Sacramentalità del Matrimonio, sia nelle situazioni ordinarie, che nelle crisi, nelle difficoltà.
  1. Riconoscere è come accompagnare i coniugi a riconoscere il volto materno della Chiesa, chiamata ad essere più madre che maestra, sempre di più luogo evangelico dell’accoglienza e del perdono.
  1. Rimanere è come l’essere fedele (il rimanere) lungo la strada illuminata dalla Parola di Cristo “Stella sul cammino” anche e soprattutto quando si vivono situazioni di fragilità coniugale.

«La Chiesa vuole raggiungere le famiglie con umile comprensione, e il suo desiderio è di accompagnare ciascuna e tutte le famiglie perché scoprano la via migliore per superare le difficoltà che incontrano sul loro cammino» (Amoris Laetitia, n. 200).

Vi aspettiamo con la gioia nel cuore!

 Dott.ssa Michela di Gennaro

Membro SDAFS e Presidente Consultorio Familiare ECCIASS di Trinitapoli 

 

LOCANDINA

Per quanti desiderassero partecipare al percorso di formazione si invita a segnalare la propria presenza scrivendo a: tribunalecclesiastico@arcidiocesitrani.it indicando come oggetto “partecipazione al percorso di formazione diocesana” ed il proprio nominativo e luogo di provenienza.

Questo lo si chiede al fine di permettere agli organizzatori l’accoglienza e la preparazione del materiale che verrà fornito ai partecipanti, di volta in volta.