TRANI. GIOVANI: PROTAGONISTI DELL’ESTATE 2021
LE PARROCCHIE TENDONO UNA MANO ALLE FAMIGLIE
Dopo mesi “a distanza”, in casa, relazioni annientate, tensioni familiari e incertezza sul futuro, la stagione degli oratori estivi è al via. Le parrocchie cittadine, in collaborazione con enti pubblici e privati, in ottemperanza alle linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali ricreative volte al benessere dei minori durante l’emergenza Covid-19, hanno saputo cogliere questa sfida, proponendosi come ancora di salvezza per i bambini e adolescenti della nostra città con una grande occasione socioeducativa. A tal proposito, in seguito della seduta del consiglio comunale del 25 giugno, dopo aver discusso di tre dimensioni concatenate come sicurezza, cura del verde e di illuminazione pubblica, che se trascurate provocano stato di degrado e criminalità in città, si è elogiato l’ottimo lavoro svolto dalle parrocchie del territorio per il coinvolgimento dei nostri giovani: “gli oratori estivi donano tempo ai nostri figli affinché non stiano per strada o dinnanzi ad un computer coinvolgendoli in attività educative significative”.
Una moltitudine di iniziative sono state portate avanti dagli oratori cittadini, che hanno occupato non solo i luoghi di pertinenza delle parrocchie ma anche parchi, spiagge, aree giochi e attrazioni della nostra città.
«Il Grest (gruppo estivo) è un’occasione importante dal valore educativo, umano, culturale e spirituale – dichiara Don Michele Caporusso – coordinatore cittadino dell’equipe di pastorale giovanile, la chiesa cerca di farsi vicina ai bisogni dei giovani per sostenerli nel costruire i loro sogni. È questo l’obiettivo primario dell’oratorio, l’incontro con i giovani per continuare ad ascoltarli di persona. Ci impegniamo per stabile un rapporto schietto e fiducioso anche con i genitori per comprendere quelle che sono le loro esigenze, difficoltà, problemi ma anche all’ascolto di racconti di bene che vengono dalla loro esperienza di vita. In un tempo così difficile, l’oratorio incrocia i bisogni di tante famiglie e svolge un servizio prezioso, promuovendo un momento di incontro bello e vero tra ragazzi, famiglie, movimenti e associazioni locali. Tutto questo è stato reso possibile anche grazie all’operato degli animatori, giovani e adulti volontari che mediante il gioco scoprono un’opportunità per stare insieme ed essere comunità al servizio dei più piccoli ritrovando quello stile fresco e coinvolgente tipico dell’animazione in oratorio. Non si tratta di guardiani o assistenti passivi ma di figure che scelgono l’oratorio come ambito di servizio per accompagnare i ragazzi partecipanti, non solo dal punto di vista della sicurezza e della logistica, ma soprattutto in un rapporto educativo semplice, diretto e informale, fatto di condivisione del tempo e dello spazio, durante semplici attività, come il gioco libero o organizzato, i laboratori e le attività espressive come il teatro e la musica».
Un plauso alle parrocchie in gioco con la speranza che quest’esperienza possa proseguire anche in inverno, trasformandosi, in un’occasione di nuovo slancio per l’annuncio del Vangelo per le nuove generazioni.
Marina Laurora