Dopo aver ricordato che la vocazione è dono di Dio, il Vescovo tratteggia un bilancio dei primi cinque mesi di ministero episcopale nell’Arcidiocesi cogliendo l’occasione per dettare alcune note sulla spiritualità presbiterale, sulla formazione permanente, sulla pastorale diocesana, sulla fecondità vocazionale. Nell’ammirare il senso di dedizione del clero dicoesano, Mons. Pichierri ricorda le sfide in atto alla identità di ministri ordinati, alla fede e alla Chiesa, che richiedono un rinnovato impegno nella cura della propria spiritualità. Saranno realizzati perciò programmi di formazione e un’azione pastorale aperta alla missione che dovranno coniugarsi in uno stile di comunione e unità dei presbiteri e dei diaconi con il Vescovo. Naturalmente bisogna proseguire nel cammino di discernimento delle vocazioni, al fine di preparare i futuri “operai” della vigna del Signore.
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