CONCATTEDRALE DI BISCEGLIE: DAL PASSATO AL FUTURO

Ambienti secolari ed esperienze multimediali per il nuovo percorso di visita, che sarà inaugurato giovedì 8 agosto

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Dal 1295, anno della sua consacrazione, la “Chiesa grande” di Bisceglie, oggi Basilica Concattedrale S. Pietro Apostolo, non ha mai smesso di trasformarsi. Un luogo in cui nei secoli il popolo ha espresso la fede e la devozione attraverso i diversi linguaggi dell’arte e dell’architettura: dall’equilibrio maestoso del romanico all’estro decorativo del barocco, fino alle minuziose rifiniture dei reliquiari dei Santi Martiri. Oggi le numerose manifestazioni di bellezza sono concatenate nell’unico filo della storia, ed è proprio questa splendida stratificazione che emerge dagli ultimi lavori che hanno interessato la Basilica.

Il progetto di restauro e valorizzazione, denominato “Storia, riti e racconti nella Cattedrale”, è stato promosso e finanziato dalla Regione Puglia (P.O.R. 2014-2020) integrando il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ed il Fondo Sociale Europeo (FSE). Si tratta di un progetto variegato e complesso, distribuito su diversi ambiti di lavoro: il restauro della cripta, del sepolcreto e dei matronei, che saranno visitabili in sicurezza e accessibili a tutti; l’allestimento di un bookshop; le installazioni multimediali, che faranno rivivere la storia della città e della Basilica attraverso strumentazioni tecniche all’avanguardia. Il nuovo percorso di visita si caratterizzerà inoltre per l’inclusività, in particolare grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche e alle installazioni tattili in 3D.

Una bellezza antica da scoprire in maniera nuova, che sarà svelata al pubblico durante la cerimonia di inaugurazione, che si terrà nella Concattedrale il prossimo giovedì 8 agosto, alle 16.30, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo e delle Autorità civili. La presentazione avverrà in apertura della Festa Patronale, dedicata ai Santi Martiri Mauro vescovo, Sergio e Pantaleo: la cittadinanza avrà così l’occasione di riunirsi, in un’esperienza che unisce fede e cultura, memoria e innovazione, per un’appartenenza e un’identità sempre in costruzione.